Silvia Quarta
Qualche anno fa mi sono imbattuta del tutto fortuitamente nel macramè, antica arte di annodare corde per creare o rivestire oggetti e ne sono rimasta affascinata. Da allora produco oggetti di varia natura quali borse, arazzi, catturasogni, portapiante e tanto altro ancora, sperimentando con materiali diversi come corde, cotone, rafia, juta, fettuccia ed altro. Occorrono tempo, dedizione e passione per realizzare un singolo articolo, ma sapere che potrà fare felice chi lo indosserà o lo esporrà mi emoziona.
Amo anche lavorare all’uncinetto; con questa tecnica realizzo borse, scialli, cappelli e altri capi di abbigliamento.
Perché il nome Musubi?
"Esiste una parola in giapponese per definire il labirinto dei legami, MUSUBI: è la connessione tra le persone rappresentata da un intreccio di fili. Legare quei fili è un musubi, il fluire del tempo è musubi. Nel tempo i fili convergono e prendono forma, si torcono e si aggrovigliano. Talvolta si sbrogliano, oppure si spezzano e capita anche che si ricongiungano. Questo è il percorso delle nostre storie nel tempo: fili che si annodano, si perdono, si riallacciano, si spezzano, restano legati per sempre."
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