Marisa Giglio
Dietro il brand INCONCRETE ci sono io, Marisa, 37enne campobassana con la passione per l’Asia, l’architettura brutalista e i viaggi. Quest’ultimi sono sempre stati fonte di arricchimento personale e culturale, nonché ispirazione per creare qualcosa di nuovo con le mie stesse mani. Attirata dal carattere imponente e allo stesso tempo minimalista degli edifici brutalisti dell’est Europa o dell’Asia Centrale - noti per l’abbondante uso di cemento - mi sono detta “perché non realizzare qualcosa di simile, ma in versione ridotta e magari anche indossabile?”. Ed ecco che, così per caso, 3 anni fa mi sono ritrovata a impastare cemento in un garage che in poco tempo è diventato il mio laboratorio. Quello che ne è venuto fuori è una linea di gioielli geometrici in calcestruzzo, dalle linee semplici e sorprendentemente leggeri! Il progetto INCONCRETE, inoltre, comprende anche piccoli oggetti per la casa come vasi, portacandele, svuota tasche in cemento colorato.
Di questo lavoro mi appassiona l’infinita creatività che vi è dietro, la costante sperimentazione di pigmenti e forme diverse tra loro, ma soprattutto la casualità. Sì, perché alle volte la magia del cemento è proprio questa: l’amalgamarsi di sfumature e texture che dà origine a qualcosa di inaspettato e unico, non replicabile in serie: nessuna sfera o cubo, per quanto somigliante, sarà mai uguale ad un altro.
Infine, perché il nome INCONCRETE? Il termine ha una doppia valenza: in inglese “in concrete” si traduce “in cemento”, indicando il materiale protagonista delle mie creazioni. Allo stesso tempo, l’aggettivo “inconcrete” significa “inconcreto”, una definizione che spesso ho dato a me stessa ma che, a giudicare dall’impegno che ho messo in questa avventura, non è poi così giusta!

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