Giuseppe Di Somma
Sviluppa la passione per l'arte nella tarda adolescenza, in seguito ad un infortunio che lo costringe a letto per mesi, rivelandogli la necessità di un'inversione di rotta nella propria vita, in direzione di ciò che gli piace.
La voglia di migliorarsi, per la mancanza di una formazione artistica accademica, lo porta ad incontrare Diego Loffredo, artista ceramista, che lo prende a bottega per 2 anni. Qui conosce i primi pennelli e la decorazione della ceramica.
La curiosità per i materiali e la manualità dei lavori artigianali lo spingono a misurarsi anche nella lavorazione del legno. Profumi, venature e colori lo rapiscono a tal punto da voler aprire il suo laboratorio dedicato esclusivamente al legno e alla pirografia. Così nasce ANOBIUM (anobium è il nome scientifico del tarlo del legno) perché di legno si nutre e ci vive.
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