PopArt83 - Dan Faco
Daniela Facoetti nasce a Bergamo. Ha frequentato l'accademia d'arte Manzù di Bergamo e la Scuola di Fumetto e Illustrazione al Castello Sforzesco di Milano. Nel corso della sua vita si è sempre dedicata alla realizzazione di opere d'arte in varie tecniche, dal semplice disegno a matita, all'utilizzo dei gessetti per disegnare grandi pareti, all' aerografo su moto e caschi, comparendo anche su riviste di moto e custom Freewey.
Dal 2016 ha iniziato ad esporre in location a Milano, Verona e Bergamo.
Il 26 ottobre 2018 partecipa alla collettiva: "l'arte si mostra" a Palazzo Ferrajoli di Roma
Dal 2020 ha esposto in varie location private ed è parte integrante del progetto: "Art in box" ideato da Moon Events ad Alessandria, Monza e a Seregno.
Dal 15 luglio al 23 luglio 2020 espone alla mostra:" Bateau Tiberi" sul battello Gilda a Roma a cura di Luigi Rosa. Dal 27 luglio ad oggi alcune opere dell'artista sono esposte presso Pita di Monza, la Gotta barbieri ad Alessandria, al Golf Des Iles Borromées e Hotel Lido di Angera.
Dan è un vero uragano, inizialmente dipingeva opere colorate soprattutto fumetti con soggetti comuni come Lupin e altri facilmente accessibili, sogetti bidimensionali e semplici che subito attiravano l'attenzione. I tratti erano puliti, nitidi, senza sporcature. Pian piano il bidimensionale e monocromatico dei primi quadri ha lasciato il posto al tono cromatico, una sola voce, quella calda e passionale del rosso, o quella fredda e limpida dell'azzurro che si ergono come voci soliste in un coro di sfumature di griglio. Le sue opere sono acrilici su tavola di pioppo, il più delle volte di grandi dimensioni.
Dan è in una parola Pop nelle sue opere si manifestano concrete citazioni a Andy Warhol nella scelta dei soggetti e dei temi ripetuti dalle icone del cinema, alle marche e agli slogan pubblicitari che compaiono qua e la sugli sfondi, casualmente marginali, ma in realtà concrete chiavi di lettura dei temi narrati.
Il pop è uno stile di vita, un modo di essere che investe l'arte di un compito grande, quello di fermare la banale quotidianità in attimi che durano per sempre, in volti, in gesti, in sguardi ammiccanti che ci osservano e in bocche che vorrebbero parlare, ma che non possono, ma nelle opere recenti si colgono sgocciolature e sporcature di colore che rievocano gesti concreti e definitivamente iconici alla Jackson Pollok.
Ecco le opere di Dan sono così sfacciate, uniche e irriverenti che trovano collocazione in qualsiasi ambiente.
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